martedì 15 luglio 2014

Giovani ed Europa

Cari Amici,

sta per finire l’anno sociale. Ci sarà poi la vacanza e riprenderemo a settembre il nostro cammino. Vorrei salutarvi con una buona novella. Una buona novella, da cui verrà tutto un programma nel nuovo anno.
Essa si riassume in una frase che definisco epica:




 “Stiamo conquistando con i giovani la nuova Europa, quella che sogniamo. La stiamo costruendo dal basso, dal nostro lavoro possibile con i giovani, per i giovani”.
E’ un’enfasi che vorrei spiegarvi, ma che sarà soprattutto una prassi, una operatività che faremo con i progetti europei a cui parteciperemo.

Stiamo aspettando i nuovi bandi europei, ma già siamo in pista concretamente per partecipare alla grande. E’ il sogno che si sta sempre più rivelando concreto.

Cosa è successo allora? 


Sono tornati da Bruxelles i dieci giovani italiani che, accompagnati dalla nostra fortissima Ilaria di AINRaM, hanno partecipato ad un seminario promosso dalla Commissione Europea dove altri 50 giovani, provenienti da Irlanda, Grecia, Portogallo, Spagna e Slovenia hanno affrontato il tema della crisi che ci avvolge. I nostri giovani hanno proposto come tema di sviluppo per affrontare la crisi: “L’economia sociale, un nuovo welfare ed una finanza etica” puntando sull’agricoltura sociale quale progetto concreto, inclusivo di tutte queste tematiche. 
Fino al 2016 questi giovani europei lavoreranno uniti con questa riflessione da tradursi in prassi, facendo partenariato transnazionale.  Saranno coinvolti i mass media e raccolte anche un milione di firme a sostegno dell'economia sociale per un nuovo welfare, di cui soprattutto l’Europa ha molto bisogno. In alcuni Paesi ricordo che sono ancora presenti ed attivi scuole con classi speciali e i manicomi. L'’Europa deve svegliarsi dal suo sonno e l’Italia darà una mano speciale.

Accanto a tale bellissima notizia ce n’è un’altra conseguente, che deriva da tutta la nostra operatività di Agricoltura Capodarco, ma anche di Fondazione Prima del Dopo, che si sta sempre più promuovendo attorno all’agricoltura sociale e al lavoro del “durante noi” sulla disabilità. In quattro Regioni: Marche, Lazio, Campania e Sicilia cercheremo di avviare, in stretta comunione tra loro, un progetto globale con i fondi europei.

Il lavoro si svilupperà su due fronti: agricoltura sociale e nuovo welfare, per uscire dall’assistenzialismo terribile in cui oggi si vive la disabilità. Vivere il sociale non più come costo, ma come risorsa e nuova cultura dell’integrazione. In ogni Regione il suo valore specifico, ma ci sarà anche un coordinamento di esse a livello nazionale, che promuoverà  una nuova cultura, animatrice di tante nuove progettualità che nasceranno mano a mano.  Dare ai giovani concretamente la speranza del cambiamento attivandoli in progetti concreti di cui saranno loro i protagonisti. L’Europa li deve aiutare a questo nuovo modello di sviluppo anche con l’aiuto dello SVE, Servizio Volontario Europeo.

I nostri giovani bravissimi a Bruxelles il giorno 8 si sono incontrati con la nostra grande amica, Silvia Costa, che  presiede la Commissione Cultura e Politiche Giovanili del Parlamento Europeo,i l’avranno molto vicina alle loro idealità e progettualità. Vedremo a settembre gli sviluppi di questo lavoro. Mentre il progetto europeo, dove siamo presenti come AINRaM e CIPSI, si porterà avanti con gli altri Paesi per fare cultura ed azione comune. Perché, capite, questo movimento culturale dovrà produrre prassi e progetti concreti, dove i giovani si sperimenteranno nell'Agricoltura Sociale. L’Europa stessa ne sta scoprendo il valore e non potrà non aiutarci.

Tuttiallora dobbiamo sentirci coinvolti, anche voi amici, perché la prassi dei progetti prevede anche un finanziamento dal basso. Una finanza etica che coinvolga tutti. Stiamo per questo attivando un gruppo per una raccolta fondi che sostenga il nostro lavoro. Il progetto “pilota” per un nuovo welfare sarà quello di Genzano, che voi conoscete. Ma anche a Roma ci sarà un progetto che mano a mano prenderà corpo e che vi faremo conoscere.


Vi suggerisco in proposito di leggere sul sito dirittiglobali.it il XII rapporto, ed in particolare la bellissima prefazione di don Gigi Ciotti, un rapporto essenziale per capire le cause della crisi. Condivido pienamente lo spirito di questa prefazione. Essa dice che la guerra all’uomo e ai suoi diritti è in pieno corso ed è spietata.

Le nuove generazioni la patiscono per prime, perché ad essi rischia di essere negato il futuro. Reagendo esse con quella speranza che è loro dote, lottiamo con loro. E voi cari amici, unitevi con il vostro impegno, partecipando come potete.

Vi coinvolgo con fiducia su questo nuovo evento: l’Europa sarà dei giovani perché essi sperano ancora, ma hanno bisogno del sostegno di noi adulti.
D’altronde vi parlo da sempre della vera Fede in Cristo che agisce in con noi per la nostra vittoria. Egli porta i nostri mali ma risorge da essi. Tocca a noi viverlo sino in fondo, uscendo dal cristianesimo perbenista. Con i giovani.

Vi abbraccio

Don Franco

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