Maurizio Palazzetti, uno di quei
giovani disabili che cinquant’anni fa presero il coraggio a due mani,
lasciarono casa e misero piede nella villa abbandonata di Capodarco. Con don
Franco e qualche generoso amico volontario si rimboccarono le maniche e
cominciarono a costruire un futuro diverso. Un futuro diverso per loro stessi e
per tanti altri giovani come loro che in quegli anni, chiusi con le loro
carrozzine in casa o in istituto, vivevano una drammatica condizione di
emarginazione, di esclusione dalla vita sociale.
Lo ricordiamo impegnato nei primi laboratori di elettronica, messi su a Capodarco, a saldare sulle basette i componenti elettronici per un’importante fabbrica marchigiana di strumenti musicali. E poi fra i primi a rispondere con entusiasmo all’appello “ Andiamo a Roma ! ” a portare nella Capitale le idee e le concrete proposte di cambiamento che andavano maturando in quella Comunità. E da Via Tropea si partiva a bussare alle porte di tante imprese romane a cercare lavoro e poi ogni mattina nel sottoscala di Via Sinopoli, fino a fondare la Cooperativa Elettronica Capodarco nel capannone di Via Silicella.
Da lì nuovi orizzonti, la vita e le amicizie nel quartiere, il lavoro e poi la famiglia nella sua nuova casa. Marito e padre, così presente ed attento nell’educazione dei figli, ma che non dimentica la strada percorsa e non abbandona quel suo lungo e costante impegno comunitario, che ha portato avanti con tanta passione, dedizione e spirito di servizio.
Maurizio ci ha lasciato, ma non
possiamo dimenticare il valore della sua vita e della sua testimonianza.
Dobbiamo a lui e a tanti come lui le molte cose buone che la Comunità riesce
quotidianamente a fare, superando ogni volta tante difficoltà, rimboccandoci le
maniche e guardando con fiducia avanti come fece lui cinquant’anni fa lasciando
Fano per raggiungere Capodarco. E con il nostro lavoro quotidiano, forti della
sua testimonianza, andiamo avanti, continuiamo su quella strada che lui ha
contribuito a costruire.
Augusto
Ricorderemo Maurizio Giovedi' alle 11.00, presso la chiesa
di S. Ignazio di Antiochia allo Statuario
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