Augusto
Iniziamo con l'intervento di Don Franco
Una lettera di Don Franco a Matteo Renzi.
Intervistato da Fazio a Che
tempo che fa, Matteo Renzi diceva che tra i suoi obiettivi principali,
emblematicamente sintetizzati in “lavoro,
lavoro, lavoro, e scuola, scuola, scuola”, c’è anche quello di istituire il
servizio civile obbligatorio, per
dare ai giovani il senso della cittadinanza attiva di cui si sente il grande
bisogno, al fine di aiutarli ad uscire dall’individualismo che pervade questa
società, in un mondo di valori che contano.
Queste le sue parole
significative, per una Europa di speranza.
Ho scritto così una lettera di
plauso e di entusiasmo per la sua proposta operativa, che mi riprometto di
inviargli.
Come Capodarco non possiamo non
collaborare perché questa idea venga portata avanti concretamente, impegnandoci
a mobilitare tutto il Terzo Settore, tutti gli ambiti educativi più sensibili,
perché la cosa si attui veramente.
Vi farò conoscere la lettera che gli sto
scrivendo appena avrò disponibile il filmato che girò il giornalista Fausto
Spegni quando nel 1974 facevamo partire il primo contingente di obiettori
formati a via Lungro.
Non possiamo non ricordare che
fummo i primi a far applicare la legge Marcora del 1972, che abbiamo voluto
moltissimo noi e che abbiamo puntato molto sul lavoro insieme a noi degli
obiettori, realizzando tante cose nella nostra storia gloriosa. In Italia dal
1972 circa 1milione 200mila giovani hanno fatto questa esperienza, sicuramente
decisiva per la loro formazione sociale e politica.
Oggi dovrebbe essere istituito
il servizio civile obbligatorio quale grande “apprendistato” alla vita dei
giovani, se vogliamo puntare anche oggi su di loro come agenti del cambiamento.
La radicalità dei mali che ci circondano vuole tanta ricerca di verità e tanta
passione di azione conseguente, che solo i giovani possono e debbono avere.
Anche col nostro aiuto di
adulti !
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