
Indubbiamente, infatti, le tante docce da
brivido hanno avuto il merito di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica
su una patologia di particolare gravità, la Sclerosi Laterale
Amiotrofica. Ma è altrettanto vero che le tante pur simpatiche esibizioni non
risolvono i molteplici, complessi e drammatici problemi che la patologia
inevitabilmente determina, tanto per le persone che ne sono colpite che per le
loro famiglie,
Certo, raccogliere fondi con
iniziative anche stravaganti può essere un utile supporto alla ricerca, per
risalire alle origini della malattia e trovare possibili soluzioni, cure,
farmaci e quant’altro possa arginarne gli effetti devastanti. Ma i problemi
veri, concreti e quotidiani, dei tanti che ne sono affetti richiedono ben
altro, misure urgenti che definiscano con chiarezza qualificati centri di
riferimento nella rete sanitaria in ogni regione, risorse certe per un’adeguata
assistenza, nei limiti del possibile, di tipo domiciliare. Ed è questo, in
particolare l’anello debole del nostro sistema di welfare che accomuna del resto
il ben più vasto campo della non autosufficienza.
Il mondo della disabilità lo
ripete ormai da anni. L’indennità di accompagnamento con i suoi 504 euro al
mese è ormai assolutamente inadeguata a fronteggiare bisogni assistenziali
crescenti, che interessano ormai direttamente o indirettamente la stragrande
maggioranza delle famiglie. La non autosufficienza tocca ormai quasi due
milioni di italiani, con una crescente componente di anziani
ultrasessantacinquenni, ed è divenuta la prima causa di impoverimento delle
famiglie dopo la perdita del lavoro. In tutta Europa da anni si è fronteggiato
il fenomeno con misure nuove ed efficaci, in Francia, Gran Bretagna, Spagna e,
soprattutto, nella tanto discussa Germania. In quello stracitato Paese le
famiglie ricevono risorse che consentono di garantire ai loro congiunti non
autosufficienti un’assistenza adeguata ed una vita dignitosa, Nel caso di una
persona con gravi dipendenze hanno diritto mensilmente ad oltre mille e
settecento euro, con quei soldi possono pagare assistenti e badanti, con
regolare contratto e non in nero come troppo spesso accade dalle nostre parti.
Anche per questo abbiamo
registrato con interesse una recente affermazione del Presidente del Consiglio
Renzi. “…sul lavoro la
Germania è un nostro modello, non un nostro nemico…”. E, se è
realmente un modello, si sappia che da quelle parti, anni addietro, governo e
sindacati siglarono un patto, due giorni in meno di ferie in cambio di un nuovo
ed adeguato fondo per l’assistenza alle persone non autosufficienti. Ed allora,
se dobbiamo copiare da lì, copiamo bene e copiamo tutto.
Augusto Battaglia
PER SAPERNE DI PIU'
SITO SLAITALIA.IT
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