IUS SOLI
Roma, 4 settembre 2017
Al Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella
Al Presidente del Senato Pietro Grasso
Alla Presidente della Camera Laura Boldrini
Ai cittadini italiani
Nell’epoca che stiamo vivendo, l’esilio è diventato
la condizione naturale di milioni di esseri umani che scontano le colpe e gli
errori che democrazie e dittature hanno commesso e commettono, scontrandosi e
usandosi a vicenda. Le guerre, le occupazioni, le intolleranze, gli abusi, le
violenze stanno rendendo la nostra terra inabitabile a intere popolazioni
costrette alla fuga. Oggi la patria è dove trovi pace e rifugio, e che rende
possibile una convivenza civile. La patria è dove ti puoi fermare.
È in questa luce che l’idea di cittadinanza
cambia aspetto e dal diritto di sangue si apre al diritto del suolo, è così che
un paese ritrova se stesso riconoscendosi nel suo prossimo. Siamo tutti figli
della confusione fra patria e esilio .
È una nuova idea di cittadinanza, che corrisponde al nostro tempo e alla storia comune, un’idea che ha fatto l’America e sta facendo l’Europa.
Il nuovo principio dice che un bambino che nasce e cresce in Italia, che parla italiano e studia italiano, è italiano. È il vivere insieme e parlare una stessa lingua che ci rende ‘concittadini’.
È una nuova idea di cittadinanza, che corrisponde al nostro tempo e alla storia comune, un’idea che ha fatto l’America e sta facendo l’Europa.
Il nuovo principio dice che un bambino che nasce e cresce in Italia, che parla italiano e studia italiano, è italiano. È il vivere insieme e parlare una stessa lingua che ci rende ‘concittadini’.
Se manteniamo un atteggiamento di paura e
rifiuto, ci aspetta un mondo di ‘campi’, ufficialmente provvisori, in realtà
perpetui, chiusi da muri che dividono uomini e donne per sempre estranei, e i
nostri paesi saranno abitati da sconosciuti senza diritti, mortificati e
scontenti.
Ma se accettiamo di guardarli in faccia, vedremo persone che rimodellano con noi una vita comune.
Perché il mondo è cambiato – e anche noi abbiamo contribuito a cambiarlo – e non abbiamo altre opzioni che incontrarci o farci la guerra, affratellarci o terrorizzare ed essere terrorizzati.
Oggi si tratta di dare la cittadinanza a circa 800.000 bambini, per non ritrovarli ragazze e ragazzi senza alcun diritto.
E di imparare dai bamini a giocare insieme.
Ma se accettiamo di guardarli in faccia, vedremo persone che rimodellano con noi una vita comune.
Perché il mondo è cambiato – e anche noi abbiamo contribuito a cambiarlo – e non abbiamo altre opzioni che incontrarci o farci la guerra, affratellarci o terrorizzare ed essere terrorizzati.
Oggi si tratta di dare la cittadinanza a circa 800.000 bambini, per non ritrovarli ragazze e ragazzi senza alcun diritto.
E di imparare dai bamini a giocare insieme.
Per questo chiediamo agli Italiani di essere
saggi, generosi e lungimiranti e di sostenere la legge che concede la
cittadinanza per Ius soli, diritto del suolo.
Gianfranco Bettin, Ginevra Bompiani, Furio
Colombo, Goffredo Fofi, Carlo Ginzburg, Luigi Manconi
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