ROMA 02.12.2014 Nel
corso dell'ultima edizione del seminario del giornalismo sociale, che
si tiene ogni anno a Capodarco, il giornalista e conduttore radiofonico
Gianluca Nicoletti, padre di un ragazzo autistico, Tommy, e autore di
due libri (il più recente, “Alla fine qualcosa ci inventeremo”,
Mondadori) smaschera l'ipocrisia di quel “mondo normale” che non
sa descrivere l'autismo per quello che è. Ma ecco le dieci bufale. 1)
L'autistico è un genio incompreso; 2) Siamo tutti un po' autistici; 3)
L’autistico è una persona che non sa parlare; 4) L’autistico può
deambulare, quindi non ha diritto ad indennità e parcheggi riservati; 5)
L’autistico è pericoloso 6) 'Matteo è come un ragazzino autistico che
vorresti proteggere perché tante cose non le sa' (Mineo a Renzi)... e le
altre battute; 7) L’autismo non è una cosa seria, le famiglie
esagerano; 8) L’autismo è una malattia “rara”; 9) E’ impossibile capire
un autistico. E aiutarlo; 10) Dall’autismo si può guarire. Gianluca
Nicoletti ha chiarito subito quanto è falsa la prima bufala, quella del
ragazzo autistico “genio”.

“Per me – ha detto – è un gran traguardo che Tommy riesca a tagliare una
zucchina”.
Per altri genitori è un grande traguardo che il proprio
figlio autistico riesca a concentrarsi per qualche minuto su un'attività
o un gioco, per altri ancora è solo passare una giornata serena, senza
che il ragazzo faccia del male a se stesso o agli altri. La verità è che
il termine autismo comprende situazioni molto diverse tra loro, tutte
molto serie. Emblematica la battuta del senatore Corradino Mineo su
Matteo Renzi, anche per la precisazione successiva. Mineo infatti, per
scusarsi, aggiunse che intendeva dire che Renzi, proprio come un
'ragazzino autistico', magari improvvisamente ti stupisce perché è in
grado di risolvere un'equazione complicata (come si vede, siamo nel
pieno della bufala dell'autistico-genio). Per chiarire in modo ancor più
preciso cosa è l'autismo, Redattore sociale ha elaborato un piccolo
dossier che raccoglie le storie più 'cliccate' tra quelle apparse sul
sito. La più recente è quella accaduta a settembre in una scuola romana
dove un ragazzo autistico è stato lasciato solo all'uscita. Ma la vita
quotidiana di un ragazzo autistico incontra molto spesso l'ottusità di
chi non conosce questa sindrome, impattando in situazioni paradossali ed
assurde, come l’autistico può deambulare, quindi non ha diritto ad
indennità e parcheggi riservati. E' vero che un autistico può camminare
sulle sue gambe, ma non lo puoi lasciare solo, deve essere sempre
accompagnato. E spesso chi lo accompagna lo deve fisicamente contenere e
guidare. A loro, ancora oggi, molto spesso è negato persino il
parcheggio, che magari riesce ad ottenere attraverso un ricorso.
Sull'autismo c'è ancora tanto da fare, soprattutto a livello culturale,
oltre che istituzionale.
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